1975 – Franco Passoni
Franco Vasconi è un pittore di origine piemontese. Da molti anni vive e opera a Milano dove si è guadagnato un posto nel panorama generale della pittura figurativa contemporanea. La sua ricerca è partita agli inizi dai modi di una osservazione del <<naturalismo>>, in chiave plastica e cromatica, che idealmente lo legava a Morlotti. Poi con il passare del tempo si è staccato da quel filone di base per maturare un suo proprio linguaggio che si rapporta al mondo della percezione interna ed esterna e che visualizza sulle sue tele un <<imago>> recepita da un insieme simultaneo di sensazioni e condizionamenti dell’uomo, che concretano una singolare idea del tempo, separata dall’idea dello spazio, cioè questi due valori vengono usati da Vasconi fuori dagli schemi convenzionali e illusori ai quali noi siamo rapportati dalle sincronie abitudinarie. Questo innaturale scaglionamento del tempo e dello spazio, come due differenti e separate entità diacroniche, ha suggerito a Vasconi l’uso di strutture particolari che proiettano all’interno dei suoi dipinti delle continue possibilità di scelte, di riflessioni e di approfondimento sulla condizione dell’uomo d’oggi nella società, e l’insieme dei dati vogliono riassumere nella <<imago>> alcuni aspetti generali particolari e personali, che sono contrari a una falsa realtà normalmente mediata.
L’insieme di queste operazioni permettono a Vasconi di ricreare una nuova convergenza di significati, dentro lo spazio ottico e visivo, figurale ed espressivo, al fine motivato di giungere a una più giusta riflessione sui problemi della esistenza. In questo senso le <<imago>> di Vasconi vengono concepite e desunte dai vari aspetti simultanei della nostra realtà e implicano una continua allusione di cronaca, che mediante le <<condizioni>> e le <<evasioni >>, gli <<incontri>> e le <<presenze>>, danno luogo ad un singolare teatro della coscienza dell’artista nei confronti della contemporaneità…
1975, Franco Passoni
.