1973 – Nino Delnatta
Le «rocce» erose dalla furia degli elementi sono il punto di partenza da cui deriva, come fatto interpretativo e creativo, la costruzione di immagini e situazioni. Le superfici mosse e tormentate si trasformano in fatti esistenziali; quello che in origine era solo un «elemento» devitalizzato assume gradualmente nuove forme evocative di stati d’animo e «atteggiamenti» piene di aspirazioni fatte d’amore e di contrasti.
I contrasti, in particolare, sono per Vasconi l’essenza del discorso.
Il colore fortemente accostato, anche se filtrato da tenui modulazioni, si amalgama e forma una sorta di piani successivi la cui fine non esiste. Narrazioni quasi epiche, antiche e attuali, cioè al di fuori del tempo inteso nel suo divenire fisico, ci ricordano che l’uomo nel corso della sua esistenza di sempre affronta problemi vitali e ancora insoluti.
Nelle «rocce» di Vasconi si vedono e si sentono tutti i valori dell’umanità. Da queste masse in movimento i volumi si modificano ed emergono nuovi significati.
1973 Nino Delnatta